martedì 3 dicembre 2013

Recensione: Non cercarmi mai più di Emma Chase


Buongiorno amici,
come state? State già provvedendo ai regali di Natale? Ieri sono andata a fare compere: un profumo per mia mamma, un giocattolo per mio fratello, un set di orecchini per la mia migliore amica e per il mio ragazzo... devo ancora pensarci. Suggerimenti???
Comunque ora veniamo a noi e alla recensione di oggi. Non cercarmi mai più (ma resta ancora un po' con me) di Emma Chase. Un romanzo erotico, edito da Newton Compton, narrato dal punto di vista maschile.








Titolo: Non cercarmi mai più
Titolo originale: Tangled
Autore: Emma Chase
Casa editrice: Newton Compton
Traduttore: Alice Peretti
N. pagine: 286











Trama:

Drew Evans è bello e arrogante, fa affari multimilionari nella società di famiglia e seduce le donne più belle di New York con un semplice sorriso. Allora perché è stato per sette giorni con le imposte chiuse nel suo appartamento, triste e depresso? Lui risponderebbe che è colpa dell'influenza. Ma noi tutti sappiamo che non è proprio la verità. Katherine Brooks è brillante, bella e ambiziosa. Quando Kate viene assunta come nuova associata presso l'impresa di investimento bancario del padre di Drew, il focoso playboy entra in tilt. La competizione professionale che si stabilisce tra i due mette in crisi Drew, l'attrazione per lei è fonte di distrazione.



Recensione:

Non cercarmi mai più, mi ha davvero sorpreso. Mi aspettavo il solito romanzo erotico, leggero, semplice. Non avevo alcuna pretesa nè aspettativa. Mi sono dovuta ricredere.
Emma Chase, con l'aiuto dal marito Joe, è riuscita ad immergersi nella mentalità maschile, creando un libro fresco, divertente e molto educativo dal punto di vista sociale.
Il protagonista maschile è Drew Evans. Si occupa di finanza, lavorando in una delle banche più in vista della città, la Reinhart e Fisher. Drew è un uomo competitivo, sicuro di sé, arrogante fino allo sfinimento, spocchioso, viziato e tenace. Un uomo che al primo impatto ammireremo a bocca aperta, affascinate dal suo carisma e dal suo fascino; subito dopo averlo conosciuto lo odieremo profondamente e infine, svelato il vero Drew, non potremo che innamorarcene. La sua ingenuità, o verginità, nei confronti dell'amore è al tempo stesso tenera e patetica. Sapete che cosa fa il nostro Gran Uomo, una volta scoperto di essere innamorato? Si diagnostica una bruttissima influenza, e si da malato al lavoro per ben sei giorni. Ridicolo non trovate?
Ma ora arriviamo alla donna che lo ha ridotto in questo stato: Katherine Brooks, la nuova associata della banca. Incontrata, senza sapere chi fosse, in uno dei locali più in di New York.


E poi la vedo, a nemmeno cinque metri da me, che aspetta paziente ma che sembra un po’ a disagio nella mandria che agita le braccia, sventola bigliettoni e brama alcol, cercando di attirare l’attenzione del barista. Lei è magnifica, angelica, stupenda. Scegliete una parola, una cazzo di parola qualsiasi. Il punto è che, per un attimo, mi sono dimenticato di respirare.
I suoi capelli sono lunghi e scuri, e brillano persino nella luce bassa del locale. Porta un abito rosso che le lascia la schiena nuda, sexy ma di classe, e accentua ognuna delle sue curve perfette. Le labbra sono esuberanti, piene, e implorano di essere profanate.
E i suoi occhi. Cristo. Sono enormi e infinitamente scuri.


Kate si trova nel locale con degli amici per festeggiare il suo nuovo lavoro. Drew appena la vede, la desidera e decide che sarà sua. Ma una volta scoperto chi è realmente Kate, le cose si complicano, perchè ai due verrà affidato un compito ben preciso: preparare una presentazione per accaparrarsi un grosso cliente, Anderson. Chi dei due metterà insieme la strategia più interessante si aggiudicherà il cliente. E così parte la competizione, e tra colpi bassi, bastoni tra le ruote e sabotaggi, inizieranno a conoscersi, e, la donna che Drew, inizialmente vedeva solo come un corpo sexy da possedere, si svelerà essere una donna determinata, sicura, intrepida e ostinata al pari di lui. Di cui sarà impossibile non invaghirsene.


Ma vi è un ostacolo: Kate è fidanzata. Da ben dieci anni. Il fidanzato si chiama Billy Warren, un uomo insicuro geloso e appiccicoso ma che le è sempre stato vicino e che l'ha sempre sostenuta nei momenti di bisogno. In giorno in cui seppellì il padre. Le ha insegnato a guidare. L'ha persuasa ad essere abbastanza brava per cantare davanti ad un pubblico in carne ed ossa. Le ha dato una mano a compilare i moduli per fare domanda al college, l'ha seguita quando Kate decise di trasferirsi a New York...


Può un uomo come Drew Evans competere con Billy Warren?



Secondo Drew, quelli elencati da Kate, sono i suoi traguardi. Sfide che lei ha vinto. Testa di ...azzo era solo presente alla corsa. Uno spettatore passivo. Carta da parati. Il colore dei muri si può cambiar in ogni momento, e potrebbe sembrarci diverso, ma la stanza è sempre la stessa.
Per tutto il tempo Drew, cercherà di convincere la donna della sua teoria e ad affidarsi a lui, perché lui senza lei non può più stare. Ma quando Billy lascerà la donna e Drew avrai il campo spianato, combinerà un disastro, al quale con molta determinazione, ironia e fantasia cercherà di rimediare per riconquistare l'unica donna che abbia mai amato.

Non fraintendetemi, nonostante le mie parole romantiche, nel romanzo non vi è alcun romanticismo, se non negli ultimi capitoli. Anche nel corteggiamento Drew sarà esilarante e fuori dal comune. Un uomo che più innamorato sembra uno stalker!

Nel contempo, Non cercarmi mai più, mi è piaciuto. È il primo romanzo di questo genere letterario che letto dal punto di vista maschile. Spesso nella narrazione Drew, si blocca nel descrivere gli eventi, per interloquire direttamente con la lettrice. Attraverso questi brevi momento, alla lettrice viene aperto un piccolo spiraglio nel mondo semplice e dinamico della mente maschile. Spiragli che ogni donna vorrebbe vedersi aprire per conoscere meglio la figura che le sta acconto. Detto questo, vi consiglio di leggere il romanzo? Sì. Volete capire cosa pensa, come funziona e come agisce la mente maschile? Questo è il romanzo adatto a voi. Non è per niente pesante né noioso. Una lettura leggera per rilassarsi e farsi due risate. E perché no: sfottere un po' l'ingenuità e inesperienza maschile!


Okay, avete ragione, è un tremendo disastro. Pensate che avrei dovuto correrle dietro? Be’, vi sbagliate. Forse non avete mai letto L’arte della guerra, di Sun Tzu. Io sì. È un libro che parla di strategie militari. Un buon generale sa quando deve attaccare. Un perfetto generale sa quando è ora di ritirarsi. Ho detto a Kate quello che dovevo. Ora devo dimostrarglielo. La guerra si vince con le azioni. Sono le azioni a guarire le ferite, non le parole. Le mie, in particolare, al momento non valgono granché. Quindi ho un piano, e il fallimento non è un’opzione. Perché ormai non riguarda soltanto me e ciò che voglio, non più. Riguarda anche ciò che vuole Kate. E lei vuole me. Certo, dentro di sé sta lottando, ma il sentimento è lì, c’è sempre stato. Nessuno significherà mai tanto per lei. E – prima che mi tagliate la testa – non lo sto dicendo per eccessiva autostima, ma perché dietro la rabbia, sotto le ferite… anche Kate è innamorata di me. Guardarla è come essere di fronte a uno specchio. Perciò non mi fermerò, non alzerò bandiera bianca. Non finché entrambi non otterremo quello che ci renderà felici.
Cioè noi, insieme.
Ehi, sapete cos’altro sa fare un perfetto generale?
Chiamare le riserve.



Il mio giudizio al romanzo:




Potete leggere il primo capitolo del libro QUI



Ilaria di
Bookcret, quello che i libri non dicono

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